6 feb 2022

RICICLO CREATIVO SU MOBILI ANTICHI E POST INDUSTRIALI

Mastro Santi Del Sere 

Maestro Artigiano Bottega Scuola

Restauratore Ebanista

Anghiari Arezzo Toscana

RICICLO CREATIVO SU MOBILI ANTICHI E POST INDUSTRIALI.

In questo ultimo decennio del terzo millennio, sempre più persone, allettate da nuove proposte di arredamento e dal conveniente costo degli arredi che offrono le grandi distribuzioni, cercano di vendere a prezzi stracciati mobili antichi, che a suo tempo costavano un occhio della testa, oppure donarli pur di disfarsi di questi oggetti, che non ritengono più funzionali e obsoleti per arredare la propria casa. 

Non solo gli arredamenti in stile antico fanno una fine ingrata, anche i mobili costruiti negli anni sessanta del millenovecento non trovano più una adeguata collocazione negli arredi delle abitazioni attuali.

È da un po di anni che cerco di studiare, proporre e inventare nuove soluzioni stilistiche, per dare una nuova vita, rivisitando oggetti e mobili desueti fuori moda. L'obbiettivo è di rivedere un mobile, applicando su di esso pannelli e sportelli con la decorazione dell'arte nobile dell'intarsio, lavorazione specializzata della mia bottega, o soluzioni di applicazioni con processi eseguiti con altre arti decorative artistiche.

I quadri intarsiati, che realizzo e applico nei mobili si rifanno alla tarsia rinascimentale chiamata Pittorica-Prospettica, la mia idea che da tempo cerco di riproporre, è di riportare in chiave moderna una tecnica, che nel quattrocento fu denominata Arte nova. Per riuscire ad ottenere delle cromie o degli effetti particolari utilizzando, dei piccoli pezzi di legno o parti di esse che come scherzi della natura, vengono accostati dando dei risultati che esaltano il quadro intarsiato. 




LA CASA DEL TERZO MILLENNIO

Le mie primitive intuizioni e idee, le riscontrai e le condivisi portando avanti un progetto come Presidente dell'Unione Produzione coordinato da Luigi Paperini Responsabile settore Legno e Arredo di CNA Arezzo,in n collaborazione con la CNA di Prato. 
Il progetto era ambizioso ma innovativo si intitolava la Casa del terzo millennio, si fecero due edizioni espositive dove si fece la prima esposizione di oggetti realizzati da imprese artigiane in collaborazione con designer e architetti a Prato la seconda edizione intitolata “Etica ed Estetica”finalizzata alla riscoperta e al virtuosismo creativo applicato alla quotidianità con soluzioni rispettose dell’ambiente, all'innovazione tecnologica tradotta in prodotti pronti e già disponibili alla commercializzazione, esaltazione di materiali bio e naturali in forme audaci ma di facile ambientazione tra le pareti domestiche”. “I prototipi messi in mostra alla Fiera, rappresentavano un’opera corale che vide la partecipazione di imprenditori, designer, architetti, tecnici, paesaggisti, artisti, con la finalità di sperimentare e progettare alla insegna dell’armonia tra uomo e ambiente. Il filo conduttore dell’esposizione era di sintetizzare con una sigla “3R” e cioè Risparmio in fase di produzione e dell’impiego di materiali; Riciclo di materie prime o di scarti di produzione Eco sostenibilità e innovazione applicata al vivere quotidiano. Riuso e flessibilità funzionale dei complementi d’arredo”.


 NUOVA VITA ALLE ANTE DI CUCINA

Questa iniziativa mi ha convinto di continuare e proporre delle mie elaborazioni, cominciando proprio arredando la mia casa, partendo dalla cucina, dove stanco dei soliti sportelli anonimi di truciolare, ricoperti di laminato bianco senza significato, li ho intarsiarli con decorazioni delle nature morte ad intarsio.







NUOVA VITA AD UNA PENDOLA  DI STILE NEOCLASSICO

Per questo orologio ho sempre avuto un'attenzione particolare. La meccanica era priva del mobile originale ed era stata appoggiata  a mo di pollaio, su un trespolo che, per mio gusto non gli dava la sua giusta importanza, e una collocazione adeguata nell'arredamento odierno. Ho pensato di chiuderlo in un mobile, studiando mobili coevi alla sua epoca. Ma anche se  potevo riedire un mobile, che presumibilmente era di stessa fattura all'originale, volevo dargli un'altra identità,  con vari tipi di forme: dritte, movimentate, sinuose e intarsiate, ma non riuscivo a trovare la forma giusta che mi soddisfaceva.  Da restauratore e allo stesso tempo anche disegnatore di mobili e tarsie, alla faccia degli intellettuali, che dicono che il restauratore non deve essere creativo, ho ridato a questo oggetto, una mia interpretazione completamente alternativa, contestualizzando e  collocando, l'oggetto, in un arredamento di oggi giorno. 

L'idea della disegno e realizzazione dell'orologio deriva da una forma semplice geometrica, che richiama i colori primari: giallo, rosso blu, e un colore complementare il verde, il nero richiama razionalismo e astrattismo, il mondo racchiuso da questo perimetro di colore, che cosa c'è di più di surreale e metafisico del tempo. L'orologio scandisce, specialmente questa pendola antica con il suo ticchettio, a dire il vero un po rompiscatole, e ad ogni mezza ora rintocca lo scandire del tempo. Anche se il tempo non esiste questa pendola ricorda il passaggio infinitesimale del nostra vita nell'universo.

















RESTAURO CREATIVO 

Ridare il valore d'uso ad un oggetto o ad un opera la rende e la tiene in vita e la conserva. Un vecchio amico restauratore di mobili Loris, dopo aver cessato la sua attività, mi ha regalato una sedia senza spalliera. Come restauratore di mobili sapevo benissimo come si dovevano restaurare ricostruendo fedelmente la spalliera di questa sedia , ma perché non dargli una personalizzazione facendoli diventare un pezzo unico. Quindi al posto della spalliera antica ho voluto inserire delle foglie intagliate e dorate, che hanno fatto diventare una sedia una scultura.





NUOVA VITA AD UN  MOBILE POST INDUSTRIALE

All'inizio dell'anno 2022 mi è venuto a trovare un carissimo amico, che aveva intenzione di rivedere alcuni mobili post industriali ereditati di famiglia. Il committente, con cui a suo tempo, nell'ambito delle attività di  CNA di Arezzo, avevamo promosso e  condiviso la filosofia della la casa del terzo millennio, in sintonia sul reinterpretare i mobili alquanto anonimi e datati come arredamento, ci siamo sbizzarriti a dare un nuovo significato ad un mobile che sicuramente non avrebbe trovato una sua collocazione in un arredamento contemporaneo. Sicuramente il mobile sarebbe finito in qualche scantinato o peggio a fine ingrata.

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