INVECCHIAMENTO E LUCIDATURA
FASI FINALI DELLA RIEDIZIONE COPIA DI UN MOBILE DELL'OTTOCENTO, DEL POETA.
L'ultima operazione che richiede il mobile è l'invecchiamento e la lucidatura. Tutti si domandano come si invecchia un mobile fatto con legno nuovo, la risposta sta nell'utilizzare per prima cosa le mani e attrezzi manuali per la ripulitura finale. Pialletti lesine e come mi ha insegnato il mio zio Gnaso, scomparso oramai da tempo, usare dei piccoli pezzi di vetro ricavati da vetri rotti e irrecuperabili di vecchie finestre: si incide la costa del vetro con una lima e se ne ricava un piccolo pezzo convesso che taglia molto bene e ripulisce il legno in modo molto spontaneo, come fa il tempo. Anche la cartavetra usata con malizia per smussare gli angoli vivi serve a dare un risultato adatto, si possono usare anche altri stratagemmi come oggetti di ferro riscaldati buttati a caso sopra le tavole di legno, lasciando varie bruciature, questa operazione, alquanto a mio avviso poco appropriata, si fa su piani di tavoli o piani di cassettoni e credenze. Tanti anni fa quando il tarlo non faceva terrore, come adesso, qualcuno si divertiva a sparargli qualche colpo con il fucile da caccia caricato a pallini, per dare il senso del legno vecchio, altri tempi...
La cosa comunque più difficile e dare un colore e patina che deve far sembrare il legno di una certa età.
Il restauratore alla fine deve usare bene il pennello e dosare bene i colori.
La lucidatura, che è l'ultima operazione, si deve stendere la gommalacca a pennello, che come tutti sanno va preparata e lasciarla decantare in alcol per molto tempo, più è vecchia meglio è. E per finire una buona cera o una lucidatura a tampone "alla Francese"a secondo del tipo e dello stile dei mobili, in questo caso cera e olio di gomiti.
al prossimo lavoro
delseresanti@gmail.com
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