Il Beppe Nomi
Tarsia che esegui durante l'anno d'insegnamento, da dove ho ripreso il logo per la mia bottega |
Come penso per tutti il primo giorno di scuola
alle superiori è una data da ricordare, mi ricordo entrando nella scuola
percorrendo le scale di accesso alle aule, che sopra la nostra testa c'era
posizionato a modi falco il preside Nomi che ci osservava a uno a uno con uno
sguardo intimidatorio e truce, visto anche il suo aspetto non esaltante
caratterizzato da occhi semi chiusi, che ti perlustravano come uno scanner,
sembrava più di entrare in convento davanti al priore che a scuola. La presenza
del preside Nomi durò poco, perché venne trasferito a Saluzzo ma il personaggio
lo ritrovai dopo tanti anni quando mi capitò la fortuna d'insegnare per un anno
scolastico nella mia scuola. I presidi come tutti gli insegnanti sanno hanno su
di te il potere di vita o di morte, per ciò che concerne l'insegnamento, a me
mi era toccata la morte visto che dopo pochi mesi che facevo la supplenza aveva
già deciso la mia alternanza con un ragazzo, figlio d'insegnanti, che ancora
non aveva finito di studiare, infatti ero io il suo docente di laboratorio di
tarsia. Ma a parte i miei giustificati rancori il Beppe Nomi, Giuseppe
all'anagrafe, inconsapevolmente mi dette qualche dritta sulla tarsia.
Infatti il preside era un ostinato cultore della
filologia e della tarsia pittorica e prospettica rinascimentale e non gli
piaceva tutte le derivazioni fantasiose della tarsia chiamata da molti
insegnanti moderna. Forse per lui ogni opera anche di fantasia non doveva
essere una cosa "naif" ma qualcosa che deriva sempre da uno studio
attento e a un percorso filologico. A me questa cosa del Nomi mi colpì e di
fatti ripulii il laboratorio di tarsia da tutti quei lavori che erano stati
fatti per esercitazione, senza a mio avviso, ad un criterio di studio preciso e
rispolverai tutte le copie filologiche di intarsi rinascimentali accantonate da
una parte in uno scantinato. Questa operazione di ripristino non la feci tanto
per imbonirmi il preside, tanto oramai aveva già segnato il mio destino, ma
perché in quelle tarsie c'erano dei significati che dovevo ancora capire ma ero
sicuro di fare una scelta giusta per la causa d'insegnamento della materia.
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