Restauratore Ebanista
PREFAZIONE
Nel lontano 1986 mi capitò, per caso, d'insegnare intarsio nella mia scuola d'Arte di Anghiari. Mi sono ritrovato a rifare questa magnifica esperienza in questi mesi presso il Liceo, ad insegnare restauro del mobile, specialità unica in Italia dell'allora Istituto d'Arte. L'impressione che ho avuto e quella di ritrovarmi dall'altra parte, della barricata, mi sembra ieri quando frequentavo da studentello un po tanto svogliato la scuola. Di cose ne ho apprese tante durante la mia carriera di artigiano restauratore e ho cercato di trasmettere, speriamo di esserci riuscito, ai ragazzi il mio entusiasmo per questo bellissimo lavoro. In queste pagine cerco di sintetizzare le piccole nozioni, penso significative, che ho cercato di trasmettere ai ragazzi volenterosi del Liceo Artistico.
Relazione inerente alle lezioni impartite da Santi Del Sere “Mastro Santi Del Sere” per ore 30 progetto POF sul “Restauro” per gli alunni delle classi IV°e V°della sede del Liceo Artistico di Anghiari.
Le lezioni ha avuto un momento preliminare teorico dove tramite documentazioni fotografiche di lavori eseguiti nel mio laboratorio dove sono stati affrontati i seguenti argomenti:
metodi d'intervento di sul restauro conservativo ed estetico
Anastilosi, filologia e riedizione critica applicata ad eventuali reintegrazioni, tecniche di reintegrazione e la loro reversibilità di un intervento di restauro
Strumenti per la diagnosi, materiali di uso corrente in laboratorio preparazione di vari tipi di colle, stucchi a base di resine epossidiche, bi componenti araldite, decapanti, coloranti , riconsolidanti e tecniche di lucidatura nelle varie epoche
compilazione della scheda tecnica e progetto di restauro.
Gli oggetti per le lezioni pratiche sono stati individuati in una cassapanca in noce del XVIII° secolo, di un intaglio indorato del settecento di un frammento intarsiato e di due candelabri.
RESTAURO DELLA DORATURA E LACCATURA
I candelabri riportavano ampie lacune di mancanza di colore e della argentatura a mecca, parti strutturali sconnesse piccole reintegrazioni da operare nei piedi dei manufatti.
Le nozioni applicate al restauro della disciplina della doratura e laccatura di due candelabri, sono state impartite con le seguenti operazioni che si sono succedute durante l’intervento del restauro:
Preparazione del gesso e colla di coniglio per l’Ammanitura e la ripresa delle lacune.
Uso di leganti acrilici per interventi di restauro e consolidamento, che hanno un’azione meno forte e compatibile con un oggetto degradato dal tempo.
Ripresa del colore, sono state eseguite con colori a tempera reversibili. Esempi sulla preparazione del colore con terre e ossidi con vari tipi di legante, gomma arabica, colla di coniglio e sostanze acriliche.
Levigatura del gesso che è stato riportato nelle varie lacune del candelabro.
Uso dei vari tipi di bolo, giallo, rosso armeno e nero, la loro preparazione, aggiunta di colla di coniglio o colla di pesce per costituire un composto più leggero meno forte per interventi di restauro su materiali indeboliti dal tempo.
La scelta del colore del bolo per la preparazione del fondo a secondo del tipo di foglia d’oro o argento che vogliamo adoperare. Esempi bolo giallo come nel caso del candelabro per una colorazione finale a mecca; bolo rosso armeno più appropriato per l’uso di foglia oro, bolo nero per un’argentatura.
FINE PRIMA PARTE
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