Mastro Santi Del Sere
Maestro Artigiano Bottega Scuola
Anghiari
Anghiari un Brand
"piccole riflessioni e suggerimenti, come un piccolo sasso lanciato nello stagno"
Oramai è da decenni che si parla, si sente, dalle persone più comuni, che visitano le botteghe dell'artigianato di eccellenza, che si stanno perdendo molte attività e le professionalità che hanno dato storia, cultura, vita e proseguimento alle varie discipline artigiane .
I motivi di questo declino, dipendono da molti fattori; per quanto riguarda il ceto medio, che era il maggior acquirente, con la diminuzione della capacità di spesa , ha influenzato la produzione rivolta ad una vendita di un oggetto più facile da vendere legato ad una visita come ricordo, che ad un manufatto ricercato.
Un altro motivo è legato alla divulgazione mediatica e alle tendenze artistiche, che hanno influenzato il gusto per l'arredamento. L'arredamento oltre ad essere sempre più minimale , non segue più come nelle generazioni passate, che contemplava una durata eterna del manufatto. Adesso arredare la casa, per il ceto medio e non solo , ha una sola mira, andare a farsi un giro in un grosso supermercato spendere poco e stare alla moda del momento, inculcata dai media e dalla rete. Il mercato di eccellenza è per pochi eletti, ed è difficile raggiungere e farsi notare per piccoli artigiani.
tarsia Giovanni Del Sere 16 anni |
Questa premessa è una piccola sintesi, molti altri punti dovrebbero essere presi in considerazione.
Voglio fare un piccolo esempio, per arrivare all'idea della mostra brand Anghiari.
Una piccola micro bottega artigiana, parlo sempre di un artigianato di eccellenza, come può farsi conoscere e avere una sua sopravvivenza in un mercato globale? Sicuramente la prima risposta è una forte comunicazione mediatica, oppure farsi vedere e proporre i suoi prodotti in mostre di livello nazionale e internazionale. Solamente queste due risposte cosa comportano ad un piccolo artigiano.?
La comunicazione, già di per se è una scienza che ha bisogno di essere eseguita da persone competenti, con costi abbastanza elevati.
Le mostre di grande interesse, hanno ad un costo molto rilevante non sostenibile per piccole realtà artigiane, ma ammettiamo il caso che il prodotto proposto avesse un successo di richieste, una piccola bottega artigiana non strutturata si troverebbe a non sostenere le richieste di mercato, per mancanza di collaboratori adatti ad una produzione di qualità. Con questi solo due esempi si può capire che solamente un imprenditore può stare e onorare il mercato.
Domanda ma un piccolo artigiano si può chiamare imprenditore?
Ho sempre sostenuto che gli artigiani rimangono artigiani e non posso essere chiamati imprenditori, per motivi semplici e di struttura della bottega. La produzione della piccola bottega è relativa all'artigiano che la creata, è lui che disegna, costruisce, vende promuove il suo prodotto, deve essere una persona poliedrica, nel saper fare ed essere sempre attenta, alla comunicazione, all'amore e la passione del proprio lavoro per mantenere in vita la propria attività, frutto di anni d'impegno e di piccoli investimenti.
In questo periodo storico, con un mondo in continuo cambiamento, un piccolo artigiano avrà un futuro?
In questi giorni dedicati alla mostra dell'artigianato, che è l'unico evento importante sull'artigianato della provincia di Arezzo, mi sono fatto questa domanda a cosa serve e ha chi serve questa manifestazione costruita sempre con lo stesso format da anni? Sicuramente il livello è alquanto scaduto, pochi in sporadici casi ci sono delle eccellenze, basti pensare che lo stand più grande è la vendita di prodotti enogastronomici.
Ma questa non vuole essere una critica superficiale ma una critica costruttiva accompagnata da una mia, forse utopica idea di mostra futura.
Anghiari, è da tanti anni riconosciuto come punto di riferimento per l'artigianato, ha una storia non grandissima, ma importante in materia. Il paese è caratteristico nel suo centro storico a una scuola ex d'Arte adesso Liceo. In questo contesto si dovrebbe inserire l'idea del brand Anghiari e quindi una visione nuova per la mostra dell'artigianato.
Partendo dalla scuola, oltre che proseguire l'attività liceale potrebbe diventare, parallelamente, anche un accademia di mestieri, dove ragazzi diplomati, non solo del nostro territorio, possono apprendere e fare un percorso formativo su alcune attività di eccellenze artigianali, non solo rivolte ad un mercato tradizionale ma che abbia un forte interesse alla innovazione del prodotto, che si possa inserire e dare risposta al un mercato attuale.
La mostra potrebbe essere una iniziativa unica di far conoscere le realtà artigiane, rispettando la propria identità ma racchiuse in un marchio comune del nostro piccolo paese.
Per far ciò, che cosa occorre? un grosso investimento di una azienda strutturata che investa e diventi un punto di riferimento per far continuare e mantenere in vita il saper fare, promuovere le piccole attività collegate ad una marchio un brand del paese di Anghiari.
Il marchio e la stessa mostra potrebbero essere l'arma promozionale per eventi di carattere nazionale ed internazionale, dove la comunicazione deve avere una parte importantissima per questo tipo di idea progetto.
Per riuscire a concretizzare una simile idea necessita di un piano industriale che solo come ho detto, ha bisogno di una grossa impresa, che investa e faccia suo un marchio unico, un progetto pilota che in questo momento in Italia mi sembra non esista.
Una iniziativa di questo tipo, porterebbe questo piccolo paese ad essere un punto di riferimento per l'artigianato, per formare e tramandare le discipline artigianali, con una visione più ampia non rivolta solamente alla tradizione, con una forte tendenza all'innovazione, con l'aiuto delle nuove tecnologie per creare un prodotto di pregevolezza da promuovere nel mercato e dare sopravvivenza ad un artigianato che ci invidia tutto il mondo.
Mastro Santi Del sere
anta intarsiata |
Domanda ma un piccolo artigiano si può chiamare imprenditore?
Ho sempre sostenuto che gli artigiani rimangono artigiani e non posso essere chiamati imprenditori, per motivi semplici e di struttura della bottega. La produzione della piccola bottega è relativa all'artigiano che la creata, è lui che disegna, costruisce, vende promuove il suo prodotto, deve essere una persona poliedrica, nel saper fare ed essere sempre attenta, alla comunicazione, all'amore e la passione del proprio lavoro per mantenere in vita la propria attività, frutto di anni d'impegno e di piccoli investimenti.
In questo periodo storico, con un mondo in continuo cambiamento, un piccolo artigiano avrà un futuro?
In questi giorni dedicati alla mostra dell'artigianato, che è l'unico evento importante sull'artigianato della provincia di Arezzo, mi sono fatto questa domanda a cosa serve e ha chi serve questa manifestazione costruita sempre con lo stesso format da anni? Sicuramente il livello è alquanto scaduto, pochi in sporadici casi ci sono delle eccellenze, basti pensare che lo stand più grande è la vendita di prodotti enogastronomici.
Ma questa non vuole essere una critica superficiale ma una critica costruttiva accompagnata da una mia, forse utopica idea di mostra futura.
Anghiari, è da tanti anni riconosciuto come punto di riferimento per l'artigianato, ha una storia non grandissima, ma importante in materia. Il paese è caratteristico nel suo centro storico a una scuola ex d'Arte adesso Liceo. In questo contesto si dovrebbe inserire l'idea del brand Anghiari e quindi una visione nuova per la mostra dell'artigianato.
corso bottega scuola |
La mostra potrebbe essere una iniziativa unica di far conoscere le realtà artigiane, rispettando la propria identità ma racchiuse in un marchio comune del nostro piccolo paese.
Per far ciò, che cosa occorre? un grosso investimento di una azienda strutturata che investa e diventi un punto di riferimento per far continuare e mantenere in vita il saper fare, promuovere le piccole attività collegate ad una marchio un brand del paese di Anghiari.
Giovanni Del Sere tarsia |
Per riuscire a concretizzare una simile idea necessita di un piano industriale che solo come ho detto, ha bisogno di una grossa impresa, che investa e faccia suo un marchio unico, un progetto pilota che in questo momento in Italia mi sembra non esista.
mobile |
Una iniziativa di questo tipo, porterebbe questo piccolo paese ad essere un punto di riferimento per l'artigianato, per formare e tramandare le discipline artigianali, con una visione più ampia non rivolta solamente alla tradizione, con una forte tendenza all'innovazione, con l'aiuto delle nuove tecnologie per creare un prodotto di pregevolezza da promuovere nel mercato e dare sopravvivenza ad un artigianato che ci invidia tutto il mondo.
Mastro Santi Del sere
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